San Francesco Metta Bhavana, un pensiero che si esprime nella Compassione, e l’Amore Universale attraverso la Meditazione.
San Francesco Metta Bhavana, Connessione tra il Santo della compassione e il pensiero orientale..
San Francesco Metta Bhavana, conosciuta anche come meditazione dell’amorevole gentilezza, rappresentano due tradizioni spirituali apparentemente distanti. Profondamente connesse dal tema centrale dell’amore universale e della compassione.
San Francesco è una delle figure più amate del cristianesimo, noto per il suo amore per la natura e per tutti gli esseri viventi, La Metta Bhavana, dal canto suo, è una pratica buddista che si concentra sullo sviluppo di sentimenti di amore incondizionato e compassione verso tutti gli esseri senzienti.
In questo articolo esploreremo le connessioni tra queste due pratiche, per comprendere il rapporto San Francesco Metta Bhavana, per approfondire le radici filosofiche e spirituali di ciascuna e come possano integrarsi nella vita quotidiana per promuovere una maggiore consapevolezza e pace interiore. Questa guida è pensata per chi desidera migliorare la propria pratica spirituale, esplorare nuove forme di meditazione e conoscere la figura di San Francesco sotto una nuova luce.
Chi era San Francesco d’Assisi? L’Amore per la Natura e la Compassione Universale
San Francesco nacque ad Assisi nel 1182, figlio di un ricco mercante. In gioventù, Francesco viveva una vita agiata, ma dopo un’esperienza spirituale trasformativa, rinunciò a tutti i suoi beni materiali e abbracciò una vita di povertà, semplicità e servizio verso gli altri. È ricordato soprattutto per il suo profondo amore per la natura e gli animali, e per la sua compassione verso tutti gli esseri viventi. La sua vita e i suoi insegnamenti riflettono il messaggio di pace, umiltà e fratellanza universale.
Uno dei testi più celebri associati a San Francesco è il Cantico delle Creature, in cui esprime la sua venerazione per la natura e la connessione tra tutti gli esseri viventi. Ecco un estratto:
“Laudato sii, mi’ Signore, per sora nostra madre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.”
In questo cantico, San Francesco parla del mondo naturale come un riflesso dell’amore divino, dove ogni creatura ha un valore e un significato. La sua visione inclusiva dell’amore e del rispetto per tutte le forme di vita è profondamente simile al concetto di Metta nel buddismo, che vedremo più avanti.
L’Amore Universale nella Preghiera di San Francesco
San Francesco è ben rappresentato nella sua celebre Preghiera di San Francesco, che incarna i valori di amore, compassione e servizio disinteressato. Questa preghiera riflette un desiderio profondo di essere un canale per l’amore divino, di trasformare il dolore e l’odio in pace e armonia. Ecco un estratto significativo:
“O Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace:
Dove è odio, fa’ che io porti l’amore,
Dove è offesa, che io porti il perdono,
Dove è discordia, che io porti l’unione,
Dove è dubbio, che io porti la fede,
Dove è errore, che io porti la verità,
Dove è disperazione, che io porti la speranza,
Dove sono tenebre, che io porti la luce,
Dove è tristezza, che io porti la gioia.”
Questa preghiera riassume l’essenza dell’amore universale che San Francesco predicava. Si tratta di un invito a coltivare uno stato interiore che promuova la pace e l’amore in ogni circostanza, non solo attraverso l’azione, ma anche attraverso l’intenzione spirituale. San Francesco ci invita ad andare oltre l’egoismo e a dedicare le nostre vite al servizio degli altri, proprio come si fa nella pratica della Metta Bhavana nel buddismo.
San Francesco Metta Bhavana: La Meditazione dell’Amorevole Gentilezza
La Metta Bhavana, o meditazione dell’amorevole gentilezza, è una pratica centrale nella tradizione buddista, volta a sviluppare uno stato di amore incondizionato, compassione e benevolenza verso se stessi e gli altri. Metta significa “benevolenza”, “amore gentile” o “amicizia”, mentre Bhavana si traduce come “sviluppo” o “coltivazione”. Insieme, il termine si riferisce alla coltivazione di sentimenti di amore e gentilezza, rivolti prima verso se stessi e poi estesi progressivamente a tutti gli esseri viventi.
La pratica di Metta è suddivisa in diverse fasi, durante le quali il praticante impara a estendere il proprio amore incondizionato prima verso se stesso, poi verso una persona cara, una persona neutrale, una persona difficile (un “nemico”) e infine verso tutti gli esseri senzienti. Il processo è graduale e richiede attenzione e pazienza.
Le Cinque Fasi della Metta Bhavana
- Metta verso se stessi: La prima fase della pratica inizia con l’inviare amore e compassione a se stessi. Questo passo è fondamentale, poiché molte persone trovano difficile amare gli altri se non sono in pace con se stesse. Si possono ripetere frasi come: “Possa io essere felice. Possa io essere libero dalla sofferenza. Possa io essere in pace.”
- Metta verso una persona cara: Successivamente, si estende questo sentimento positivo a una persona che si ama o si rispetta. Spesso questa persona è un amico o un familiare, e il praticante invia loro pensieri di benessere e felicità.
- Metta verso una persona neutrale: Nella terza fase, si pratica Metta verso una persona neutrale, qualcuno che non si conosce bene o con cui non si hanno legami emotivi forti. Questo aiuta a sviluppare amore per tutti, indipendentemente dai legami personali.
- Metta verso una persona difficile: Una delle fasi più sfidanti della pratica è estendere l’amorevole gentilezza verso una persona con cui si ha avuto conflitti o difficoltà. Questo passo è particolarmente importante perché insegna a dissolvere il rancore e a sviluppare la compassione anche verso coloro che ci hanno fatto soffrire.
- Metta verso tutti gli esseri: Infine, il praticante estende l’amorevole gentilezza verso tutti gli esseri senzienti, senza discriminazione. Questo include tutte le forme di vita, umane e non, creature grandi e piccole. Il desiderio che tutti possano essere felici e in pace diventa il centro della pratica.
La Connessione tra San Francesco e la Metta Bhavana
A prima vista, la vita di San Francesco e la pratica della Metta Bhavana possono sembrare appartenere a due mondi spirituali distinti. Tuttavia, entrambe condividono un fondamento comune: l’amore incondizionato per tutti gli esseri viventi e il desiderio di promuovere pace, armonia e compassione.
San Francesco, con il suo amore per la natura e per tutti gli esseri, può essere visto come un praticante naturale di Metta. Le sue preghiere, i suoi insegnamenti e le sue azioni incarnano il principio dell’amore universale che la Metta Bhavana cerca di coltivare. Egli era noto per parlare con gli animali, chiamandoli “fratelli” e “sorelle”, e per prendersi cura dei malati, dei poveri e degli emarginati. Questo amore per tutte le creature senza distinzione riflette il cuore della pratica di Metta, che incoraggia i praticanti a superare le barriere dell’egoismo e del pregiudizio.
L’Amore per la Natura e gli Animali
Un elemento distintivo di San Francesco è il suo amore per la natura e gli animali. Egli vedeva in ogni creatura una manifestazione del divino, un aspetto che si allinea perfettamente con la visione buddista dell’interconnessione di tutte le forme di vita. In un famoso episodio della sua vita, San Francesco predicò agli uccelli, dicendo:
“Sorelle mie, voi dovete molto lodare il vostro Creatore, che vi ha dato penne per vestito e ali per volare, e vi ha reso nobili fra tutte le creature.”
Questo profondo senso di connessione con la natura riflette il principio di Metta verso tutti gli esseri senzienti e ci aiuta a comprendere questa connessione profonda del pensiero di San Francesco Metta Bhavana. Nella pratica della Metta Bhavana, non solo si sviluppa amore verso gli esseri umani, ma anche verso gli animali, le piante e l’intero ecosistema. Questa è una delle maggiori somiglianze tra le due tradizioni: entrambe riconoscono l’importanza di estendere la nostra compassione oltre il regno umano.
Come Praticare Metta Bhavana in Stile Francescano
Per chi è ispirato dalla vita di San Francesco e desidera integrare la pratica della Metta Bhavana nella propria vita spirituale, ci sono diversi modi per unire i due approcci. Ecco alcuni suggerimenti pratici per portare avanti entrambe le tradizioni in armonia nel rapporto San francesco Metta Bhavana:
- Preghiera e meditazione: Inizia la tua giornata con la preghiera di San Francesco e poi passa alla meditazione di Metta. Questo può aiutarti a mettere in pratica i principi dell’amore universale sia a livello spirituale che meditativo.
- Gratitudine per la natura: Segui l’esempio di San Francesco nel celebrare la natura e il mondo che ti circonda. Durante la pratica di Metta, puoi includere la Terra e tutte le sue creature nel tuo campo di compassione.
- Servizio agli altri: Sia San Francesco che la Metta Bhavana enfatizzano il servizio agli altri. Integra la tua pratica spirituale con azioni concrete di amore e gentilezza verso il prossimo, soprattutto verso chi è meno fortunato.
- Metta verso te stesso: Segui l’insegnamento di Metta Bhavana nell’iniziare sempre con amore per te stesso. Anche San Francesco, nel suo desiderio di servire gli altri, riconosceva che l’amore deve partire da un cuore puro e pacifico.
Conclusione
San Francesco Metta Bhavana offrono due percorsi complementari verso la coltivazione della compassione, dell’amore e della pace. Entrambi ci insegnano che l’amore incondizionato non è solo un sentimento da riservare a pochi eletti, ma una pratica da estendere a tutte le forme di vita. Che tu scelga la preghiera di San Francesco o la meditazione di Metta, entrambe le strade ti condurranno verso una maggiore consapevolezza e una connessione più profonda con l’universo. Nel mondo moderno, dove la divisione e l’egoismo spesso prevalgono, questi insegnamenti sono più rilevanti che mai.
Concludendo, praticare l’amore universale e la compassione in tutte le sue forme è uno degli atti più potenti che possiamo compiere per contribuire alla pace nel mondo. Sia San Francesco che la Metta Bhavana ci ricordano che, quando apriamo il nostro cuore a tutti gli esseri, diventiamo strumenti di pace e armonia, capaci di trasformare il mondo che ci circonda.
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